Pagine

martedì 27 novembre 2012

La mia prima maratona: missione compiuta, Capitano!!

OK è andata: la prima maratona è fatta. Ma che fatica!
Lo scenario è stato quello della città di Torino, in una fredda mattina grigia di novembre. L'entusiasmo non era al massimo dopo la delusione cocente di New York, e sentivo la partecipazione a quella corsa più come un impegno da rispettare che come un piacere; ma anche senza grosse motivazioni le intenzioni di portarla a termine c'erano tutte: non potevo mica buttare al vento mesi di preparazione e sacrifici!

E così sveglia alle 5:00, colazione e via. «La voglia di correre mi verrà correndo» pensai.

Cinque minuti prima del via trovo Iacopo, facciamo 4 chiacchiere, ci "gasiamo" a vicenda, per tirarci un po' su. Pronti? Si parte! Dopo qualche minuto Iacopo mi lascia e va, e comincia la mia mattinata solitaria, in compagnia di me stesso e della mia fatica.
Il ritmo è blando, più lento del previsto, stranamente non riesco a tenere il ritmo che mi ero imposto, e vado a circa 6'20''/km. Arrivato a metà mi rendo conto del leggero ritardo sulla tabella di marcia e aumento un pochino, circa 20 secondi al chilometro, complici alcuni falsi piani in leggera discesa.
Dopo i 30 km arriva inesorabile la stanchezza: non la vera crisi, ma ricomincio ad andare piano, 20 secondi al km oltre il ritmo iniziale, già più lento del dovuto. Dopo il 35 la fatica è davvero tanta... ma vado avanti, anche se perdo altri minuti.
Appena intravvedo il cartello dei 42km, forse per un cedimento psicologico, succede l'inaspettato: i crampi! Mi fermo. Termino quasi camminando, con le gambe simili a tronchi, ma ormai è finita! Ce l'ho fatta!

Un grazie sentito a Davide Daccò per i preziosissimi consigli e le sue tabelle di allenamento (www.davidedacco.com), a Aatif Falcetta per le sue indicazioni su alimentazione, postura e meccanica di corsa, a Elisa per avermi sopportato e aver sopportato le mie assenze, e un pensiero anche a Paolo, senza il quale non mi sarebbe mai venuto in mente di cominciare questa splendida avventura.
Sì, perché sarà pure stata una giornata grigia, come l'umore, e le poche motivazioni, ma è pur sempre stata una mattinata da ricordare, una di quelle che "rimangono" per tutta la vita.

2 commenti:

  1. complimenti per aver terminato la prima di una lunga serie di maratone

    RispondiElimina
  2. Lunga serie non so. Di sicuro voglio scendere sotto le 4h. Poi vedremo :)

    RispondiElimina