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lunedì 12 agosto 2013

L'idea bislacca del Triathlon per i 50 anni

Sarà un attacco di "cinquantennite" o un'avvisaglia di un prossimo attacco di "cinquantennite", ma un'idea bislacca si è fatta strada in questi giorni: fare un triathlon per i miei 50 anni.
Ho 4 anni di tempo, quindi il tempo per prepararmi c'è. Ma resta un'idea bislacca: nel nuoto ho lacune enormi e riesco a malapena a fare una cinquantina di metri senza fermarmi, non di più.

Il movimento della nuotata non è completamente sbagliato ma la respirazione resta un mio limite evidente e vado presto in affanno.
Se la bicicletta mi spaventa poco, un po' anche per l'allenamento di fondo sulla corsa, devo dire che la frazione di nuoto mi preoccupa, e non poco.

Diverse sono le distanze sulle quali si articola il Triathlon, ma se togliamo l'Ironman (3,8 km di nuoto,180 km in bicicletta, 42,195 km di corsa) e il Triathlon superveloce su brevi distanze, restano le due varianti intermedie:
- triathlon distanza olimpica (1500m, 40km, 10km)
- triathlon mezzo ironman 70.3 (1900m, 90km, 21,097km)
Considerando che la frazione di nuoto è abbastanza simile tra le due specialità e che proprio ad Arona, dove vivo, c'è un bel mezzo ironman a fine luglio (Aronamen) propenderei per questa seconda soluzione, con la possibile alternativa di fine agosto per quello di Lugano sulla distanza olimpica se i 90 km di percorso collinare in bicicletta dovessero risultare troppi da fare dopo la frazione nuotata e prima della corsa.

Ok ci penserò. Ora però devo stare concentrato sul mio prossimo obiettivo: la maratona sotto le quattro ore. E' nelle mie possibilità, ma resta comunque un traguardo difficile per un sedentario come me (forse ormai posso dire ex!).

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